Il Sacro Corano offre molte regole sul matrimonio; una di queste regole proibisce ai musulmani di sposare infedeli (idolatri):
Non sposare donne associate finché non credono. Uno schiavo credente è meglio di un associatore, anche se ti piace di più quest'ultimo. Non sposare compagni finché non credono. Uno schiavo credente è meglio di un associatore, anche se ti piace di più quest'ultimo. Ti chiamano al Fuoco, mentre Allah ti chiama al Giardino e al perdono se vuole, e spiega i Suoi versetti agli uomini. Forse, così, si lasceranno ammonire. (221 - Al Baqara)
Approfondendo il versetto, Tafsir Nemooneh (un'esegesi scritta dall'Ayatollah Makarem Shirazi) sottolinea che questa parte della Sura Baqarah è una risposta a una domanda sullo sposare idolatri. Il versetto implica che il matrimonio non mira solo a soddisfare i propri bisogni sessuali, poiché il coniuge ha un ruolo diretto nella crescita dei figli e nella formazione del proprio carattere.
Ciò che arriva alla fine del versetto è un ordine per pensare più profondamente: Quelli ti chiamano al Fuoco, mentre Allah ti chiama al Giardino e al perdono se vuole...
Tafsir Noor (un'esegesi scritta dall'Hojat-ol-Islam Mohsen Qara'ati) elenca 13 messaggi da questo verso:
https://iqna.ir/es/news/3507411